· Città del Vaticano ·

LABORATORIO - DOPO LA PANDEMIA
L’iniziativa di Banca Mediolanum: finanziamenti a tasso zero e senza garanzie

Prestiti di soccorso
per rinascere, tutti

Lab_x.jpg
23 febbraio 2021

Mai come in questo momento il tema del prestito di soccorso è diventato centrale per la sussistenza di tante famiglie che per svariati motivi non hanno più accesso ai servizi bancari ed assicurativi. Inoltre, lo stop forzato a molte attività produttive ha causato la contrazione di posti di lavoro soprattutto quelli definiti “invisibili”. Anche il recente appello di Papa Francesco lancia un monito di attenzione verso il rischio che la pandemia si sposti sul piano sociale. Sono molte le famiglie che si rivolgono agli usurai per ottenere denaro contante per rispondere a bisogni primari. Da Nord a Sud, l’allarme usura è alto e le banche devono intervenire. 

Dal 2009 Banca Mediolanum ha aperto un dialogo costante con la Caritas Ambrosiana, attraverso la Fondazione San Bernardino, e successivamente con altre Caritas del territorio italiano associate alla Consulta Nazionale Antiusura Fondazione Giovanni Paolo ii, mettendo a disposizione un plafond rotativo di 2,150 milioni di euro a un tasso puramente simbolico (vicino allo zero) e dove non viene chiesta alcuna garanzia al debitore, in modo da poter estendere la capacità di intervento anche a progetti mirati all’avvio di piccole attività artigianali. Attualmente l’impegno è in 9 importanti regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Sardegna, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Campania), ma con la volontà di poter intervenire in tutte le zone del nostro Paese.

L’attività del prestito di soccorso (microcredito di soccorso) rientra tra le principali iniziative di Sostenibilità di Banca Mediolanum come contributo al raggiungimento dei Sustainable Developoment Goals (Sdgs) che le Nazioni Unite, attraverso l’Agenda 2030 hanno declinato in 17 obiettivi. Il prestito di soccorso ha come obiettivo la lotta alla povertà (al primo posto dei 17 Goals) e promuove l’inclusione sociale (all’ottavo posto tra gli obiettivi Sdgs).

«La pandemia si è ormai spostata sul piano sociale — dichiara Giovanni Pirovano, vicepresidente di Banca Mediolanum e membro del Comitato esecutivo e di presidenza abi con deleghe all’Innovazione e alla sostenibilità — e sono molte le famiglie che si stanno rivolgendo agli usurai per ottenere denaro contante per far fronte a spese primarie. Il ruolo sociale delle banche è quello di prevenire il ricorso all'usura e facilitare l’inclusione finanziaria ai soggetti definiti non bancabili. E l’erogazione del prestito di soccorso ha assunto per Banca Mediolanum un impegno centrale riconoscendo l’importanza di farsi carico delle necessità della comunità. Lo definiamo un processo di indebitamento responsabile che può aiutare il soggetto a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendogli la dignità civica e sociale».

«Prendendo spunto dal punto n. 19 del documento Oeconomicae et Pecuniariae Quaestiones (Opq) 1: “La sanità del sistema, del mercato finanziario dipende dalla sanità delle singole persone e dalle singole azioni che vi vengono attuate”. L’eticità dei comportamenti parte in primis dal far bene il proprio lavoro. Soprattutto chi come me ricopre un ruolo apicale in banca deve porsi delle domande per rendere il bene comune obiettivo virtuoso per tutti. Citando l’enciclica Laudato si’, un passaggio sul quale è bene focalizzare l’attenzione è: “Tutti gli uomini hanno diritto al lavoro e alla casa. Ma questi diritti non si possono ottenere senza aver accesso ai servizi bancari e assicurativi”. Ritornando all’Opq (n.16) si evince che l’attività finanziaria deve creare valore allo scopo di generare una circolarità virtuosa della ricchezza. E menziono a tal proposito le realtà quali il credito cooperativo, ossia il prestito, di soccorso o risurrezione, un modo per incidere positivamente a vantaggio del bene comune».