· Città del Vaticano ·

La buona Notizia
Il Vangelo della XIX domenica del tempo ordinario (Gv 6, 41-51)

La sostanza
della «fraternitas»

 La sostanza della «fraternitas»  QUO-178
06 agosto 2024

Mettiamoci dalla parte della gente... per i cristiani Dio era un uomo che parlava con tutti e sosteneva la fraternitas di tutte le creature, come ben comprese quel giovane di Assisi dopo una crisi che ha avuto, quando decise e si preparò, per diventare cavaliere alla conquista di onori e beni. Ma conobbe nella sua avventura la violenza della guerra.

Eppure noi oggi, tanti secoli dopo, siamo in mezzo alle guerre. Dove la guerra non arriva, la vita prosegue ignara e noi, anziché riflettere bene, pensiamo di essere più civili o più furbi o più ricchi, ma la guerra contagia. Deve esserci qualche malinteso con il Vangelo... tra noi e le parole di Gesù che dice «io sono il pane della vita» ecc... Viene da pensare che quel pane tante persone non lo vogliono affatto. Il Vangelo dice anche «chi mangia di questo pane vivrà in eterno» e davanti a questa promessa ci si dovrebbe davvero fermare a riflettere... a riflettere sul senso della vita in sé, “l’in sé” di ciascuno... siamo figli di Dio o no? Gesù dice anche: «Chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno». In quanti lo ascoltiamo? Non sono un’esperta di statistiche, perciò non lo so. Guardo i telegiornali e sono straziata dalle notizie di guerra da un fronte all’altro. Mi angoscio davanti alle vittime di ogni parte. Mi viene in mente mio nonno socialista e ateo che credeva nel progresso… Ebbene, purtroppo, quando ho realizzato i vari documentari sulla storia del xx secolo, mi sono accorta che il progresso scientifico c’è stato e c’è, ma ha avuto però ricadute micidiali come il gas per le camere a gas dei lager o come la bomba atomica! Eppure noi osiamo citarla e con disinvoltura come se fosse una conquista scientifica benefica. Vediamo, in un film di successo, scienziati orgogliosi di averla inventata, invece di strapparsi i capelli... Ho visto i filmati su Hiroshima e Nagasaki, dopo lo scoppio delle bombe atomiche, quello provocato alla gente... a tanta gente per una “piccola” bomba. Le Tv dovrebbero raccontarci seriamente che cosa è la bomba atomica e vorremmo sapere bene che cosa l’intelligenza scientifica può accettare di realizzare e quella politica di permetterne la fabbricazione.

Oggi sappiamo che ogni Stato pretende di avere queste bombe e molti in Europa, compresi noi, le abbiamo. Francesco d’Assisi non poteva certo immaginarle... per lui gli esseri umani, gli animali e i fenomeni terrestri erano uniti da una catena di mutuo sostegno e bellezza, una bellezza che spesso anche la scienza ha scoperto. Il Vangelo lo aveva letto bene Francesco, anzi lo ha amato al punto da farci capire ancora oggi il vero senso della vita che esprime... la sostanza della fraternitas. La spaccatura dell’atomo, e l’energia che può emanare, Francesco non la conosceva. Noi però la conosciamo e dovremmo pretendere, veramente pretendere, una legge mondiale che vieti la fabbricazione delle bombe atomiche e lo spegnimento di quelle che sono già posizionate purtroppo in tanti Paesi, anche quelli che chiamiamo civili. Io spero che nasca, presto, un movimento sociale molto consapevole, che chiede a gran voce la distruzione dei depositi di bombe atomiche e che imponga a tutti i Paesi cosiddetti civili il divieto di fabbricarle. Qualcosa di serio dobbiamo farlo se ci sentiamo cristiani ed è pure molto urgente. 

di Liliana Cavani