· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

L’eredità di Michela Murgia nei dialoghi con una teologa

Manuale contro
i femminicidi

 Manuale contro  i femminicidi  DCM-010
31 ottobre 2024

«La cultura dello stupro vive del pregiudizio che se una donna dice no vuol dire forse e se dice forse vuol dire sí, per cui niente di quello che afferma in relazione alla sua volontà ha in realtà un valore fattuale» scrive Michela Murgia in Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più (Einaudi, 2021).

Per la teologa Marinella Perroni questo libro della scrittrice italiana, scomparsa a 51 anni nel 2023, è «un vero e proprio manuale da far studiare in tutte le scuole come antidoto alla piaga dei femminicidi perché mette in guardia ragazzi e ragazze a sapere riconoscere e prendere sul serio già i primi segnali di una tossicità relazionale che ingenera violenza e condanna a morte». Perché le parole contano, dirle serve. E di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, diceva Murgia, parlare è ancora considerata la più sovversiva.

Perroni, che è nel comitato di direzione di Donne Chiesa Mondo, per lunghi anni ha scambiato con Michela Murgia amicizia e dunque idee, confidenze, parole, intuizioni. E molte ne vorrebbe ancora scambiare. Ecco dunque il libro Colloqui non più possibili - con Michela Murgia (Piemme, 2024) che è una lettera lunga 114 pagine, toccante e intima, all’amica che non c’è (ma c’è), il racconto di un rapporto basato su cultura, impegno sociale, femminismo, fede tra due donne che si sono confrontate fino all’ultimo sui temi più disparati anche come credenti e studiose di teologia. Perroni e Murgia condividono la stessa visione critica nei confronti di una Chiesa spesso patriarcale e di dinamiche di potere che attraversano il mondo religioso, ma anche la convinzione che la fede possa essere un motore di cambiamento.

Il titolo esprime con grande delicatezza il vuoto lasciato dalla prematura scomparsa della scrittrice. Ma nonostante la morte renda "non più possibili" i dialoghi, il libro diventa un modo per continuare quella conversazione, anche solo idealmente. Perroni attraverso la sua competenza e sensibilità teologica, rende un tributo potente e commovente a Murgia, non si limita a commemorare l’amica, ma offre una riflessione profonda sul suo contributo alle questioni sociali, politiche e culturali del nostro tempo.

Uno degli aspetti più toccanti del libro è la capacità di Perroni di evocare la voce di Murgia. I “colloqui” infatti si manifestano attraverso ricordi, riflessioni e scambi di idee che restano impressi nella memoria dell’autrice.

Colloqui non più possibili è un libro che tocca il cuore e stimola la mente. È un’opera che invita a riflettere sulla perdita, ma anche sulla continuità del pensiero e dell’amicizia.