· Città del Vaticano ·

Dalla siccità alle tensioni per il controllo delle risorse idriche, agli indispensabili accordi internazionali

Sull’acqua si misura
la nostra civiltà

 Sull’acqua si misura la nostra civiltà  QUO-261
18 novembre 2024
Sebbene la quantità d’acqua presente sul pianeta sia la medesima da milioni di anni, la qualità di quella disponibile per gli usi umani sta rapidamente peggiorando, sotto la pressione dell’agricoltura, dell'industria, dei prelievi eccessivi, degli sprechi, dell’inquinamento e, soprattutto, della crisi climatica. Per coltivare, bere, lavarsi e cucinare, otto miliardi di esseri umani avrebbero bisogno di acqua non salata, facilmente raggiungibile e ben distribuita; ma in realtà un quarto della popolazione mondiale ha difficoltà a reperire acqua potabile o per lavarsi le mani, e poco meno della metà non dispone di sufficienti servizi igienico-sanitari. La scarsità idrica è aggravata dalla più generale crisi ambientale, per un meccanismo di causa-effetto che, se un tempo affliggeva quasi ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati