· Città del Vaticano ·

Suor Luke riunisce volontari per progetti di solidarietà

La vocazione
di costruire comunità

 La vocazione di costruire comunità  QUO-276
05 dicembre 2024

Suor Luke Boiarski, amante dell’arte e delle persone, ha sempre cercato di fungere da faro per la voce di Dio, usando appassionatamente i suoi doni e talenti per aiutare gli altri. Nata a Bellaire, Ohio, una città degli Stati Uniti, suor Luke è cresciuta in una casa intergenerazionale che comprendeva nonni, zii e cugini. Orgogliosa delle sue origini italiane e polacche, riflette: «All’inizio della mia vita mi è stata data l’opportunità di relazionarmi con epoche e culture diverse e ciò è stato un vantaggio meraviglioso per me. Le vocazioni vengono intercettate», dice la religiosa che è stata ispirata a unirsi alle suore della Carità dall’amore e dalla dedizione che ha osservato nelle suore durante i suoi anni di scuola. «Se senti qualcosa nel tuo cuore che parla di un percorso che vuoi intraprendere, ascoltalo; Dio parla attraverso il tuo cuore. È molto semplice», aggiunge. Suor Luke è suora della Carità di Nazareth da cinquantaquattro anni.

In quanto direttrice vocazionale, le donne le scrivevano esprimendo il loro desiderio di essere al servizio, non necessariamente attraverso uno stile di vita consacrato. Con questi desideri in mente, ha contribuito ad avviare un’opera di volontariato che ha accolto sia donne sia uomini nel sostegno ai bisognosi, fornendo aiuto nell’alloggio e nelle necessità di base. Impiegando i suoi doni naturali come “raccoglitrice di persone”, la suora invita altri a fare progetti di servizio concreti negli Stati Uniti (Appalachia, Mississippi, Montana e New Orleans), a Belize e in Botswana, India, Nepal. «I volontari non sono ricchi; pagano i loro biglietti, risparmiano i soldi delle vacanze e rinunciano ad altri lussi per il bene del servizio», ha spiegato suor Luke: «Sono ripieni della grazia di Dio e vogliono semplicemente aiutare».

Sotto la sua guida il programma di volontariato si è ampliato in modo significativo con i propri team che hanno costruito una trentina di case per la gente del Belize. In un caso, quando le inondazioni hanno cancellato un viaggio pianificato nella Blackfoot Reservation nel Montana, suor Luke si è rapidamente adattata, portando i volontari a Joplin, nel Missouri, per assistere i sopravvissuti al tornado. Ricorda questo cambiamento di piani come un momento di intervento divino. Prima di andarsene, un’amica espresse preoccupazione per le sue incertezze, a cui sorella Luke poté solo rispondere: «Non lo so, mi sento chiamata a cambiare la direzione in cui i volontari dovrebbero andare». L’amica, allarmata, osservò: «Luke, mi spaventi», e lei rispose: «Mi spavento da sola». Come Maria, suor Luke si sentiva incerta ma era disponibile a rispondere alla chiamata. Questa esperienza ha portato alla formazione dell’Scn Disaster Relief Ministry, attraverso il quale da allora ha guidato squadre di soccorso in aree colpite da disastri in Nepal, Indiana, Arkansas, Tennessee, Mississippi, West Virginia, Kentucky, Texas e altrove.

Sempre creativa, la religiosa ha risposto all’invito di Elaine Rhodes di iniziare un’opera di cucito a Nazareth, nello stato del Kentucky, che ora comprende ventitré donne che cuciono abiti per bambini e da esterno, che i volontari portano nei loro viaggi di soccorso. La sua visione di uno spazio accogliente per i volontari nel campus di Nazareth - Kentucky ha portato alla creazione della Casa del volontariato di San Giuseppe falegname. Oggi oltre 500 volontari sono collegati alla congregazione delle Suore della Carità di Nazareth, in gran parte grazie alla guida ispiratrice di suor Luke. «È molto gratificante; a volte sei fisicamente stanco ma il tuo spirito non si esaurisce mai», ha osservato. Molti associati si sono prima collegati alla congregazione come volontari.

A suor Luke piace riunire le persone, dicendo spesso: «È tutta questione di relazioni». Attraverso la preghiera, il servizio e le conversazioni significative, si formano legami che cambiano la vita. Riconoscendo l’importanza di coinvolgere i giovani adulti, suor Luke e suor Nancy Gerth hanno fondato “Charity Alive”, un gruppo che collega i giovani adulti con la missione dell’istituto. Le quattro componenti di “Charity Alive” includono il servizio, l’approfondimento della spiritualità, l’offerta di sostegno reciproco e la ricerca di uno scopo. La chiamata evangelica invita tutte le religiose a leggere i segni dei tempi e a rispondere a tono. La risposta di suor Luke l’ha portata a trovare modi innovativi per riunire le persone al servizio di altre persone e del loro particolare bisogno di amore. «Le persone sono uguali», ha osservato: «Ciò che condividiamo è la nostra umanità, e siamo tutti alla ricerca di Dio e di qualcosa a cui aggrapparci in questa vita». Il desiderio di suor Luke è che tutti sperimentino la felicità, dicendo: «Le persone più gioiose che ho incontrato sono quelle che si donano per il bene di tutti».

di Florina Joseph

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