· Città del Vaticano ·

La buona Notizia
Il Vangelo della III domenica di Avvento (Lc 3,10-18)

Cosa fare prima di Lui

 Cosa fare prima di Lui  QUO-280
10 dicembre 2024

Giovanni Battista riunisce folle che denuncia come generazione di vipere e minaccia con l’ira divina. Tuttavia, quando gli viene chiesto come bisogna vivere per essere risparmiati da un giudizio terrificante, risponde con una serie di richieste modeste e convenzionali: devono dividere con i bisognosi, chi è in posizione di potere deve fare un uso onesto e appropriato della propria autorità. Non denuncia gli agenti del dominio romano, i soldati e gli esattori delle tasse, bensì riconosce implicitamente al loro ruolo una legittimità che rende il loro operato coscienzioso una forma accettabile di rettitudine.

Sembra esservi una sproporzione tra la ferocia delle sue denunce e gli abusi che identifica, dei quali sembrerebbero essere colpevoli solo coloro che sono relativamente potenti. Ma ognuno di noi qualche volta si trova in una posizione di vantaggio relativo, potendo dare o negare attenzione o rispetto o gentilezza, potendo essere più che semplicemente parte di una società che rende la giustizia eccezionale. Se Dio percepisce ogni frode o crudeltà subita dagli indifesi, da tutti coloro che verrebbero risparmiati se gli esattori delle tasse e i soldati del mondo venissero trattenuti, allora la sua ira sarebbe la misura del suo amore. Colui che Giovanni attende incarnerà questo amore come uomo che ha avuto fame e sete e che ha sopportato insulti e ingiustizia, la cortesia più profonda possibile verso coloro che il mondo non apprezza, portando vita e grazia a tutti noi. 

di Marilynne Robinson