· Città del Vaticano ·

In Pakistan un ospedale cattolico all’avanguardia punto di riferimento per i malati terminali

La compassione non può avere un costo

 La compassione non può avere un costo  QUO-281
11 dicembre 2024
La clinica mobile procede rapida su strade polverose raggiungendo villaggi in zone rurali o desertiche della provincia di Sindh, nel sud del Pakistan. A volte medici e infermieri, membri dell’équipe del St. Elizabeth Hospital, ospedale cattolico di Hyderabad, seguono in motocicletta. Si muovono con zelo per dispensare cure palliative domiciliari, «una missione di compassione e misericordia verso i moribondi o i malati terminali», spiega padre Robert McCulloch, australiano, della Società di San Colombano per le missioni estere, procuratore generale della congregazione. Dopo oltre trent’anni spesi in Pakistan, oggi il religioso, da vice presidente del Consiglio di amministrazione del St. Elizabeth Hospital, continua a contribuire alla gestione di una struttura sanitaria che rappresenta un’eccellenza nel paese ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati