22 luglio 2024
«Come da tempo sostiene la comunità scientifica, l’avvio delle estrazioni minerarie negli abissi potrebbe avere impatti devastanti. Si tratterebbe di un azzardo in netto contrasto con gli impegni recenti assunti a livello internazionale, inclusi quelli del nostro Paese, sulla protezione del mare. Ci auguriamo che l’Italia si aggiunga presto alla lunga lista di nazioni che chiedono una pausa precauzionale o una moratoria». A sostenerlo è Giuseppe Ungherese, di Greenpeace Italia in riferimento al “deep sea mining”, ovvero l’estrazione dei depositi minerari, come manganese, rame, ferro, cobalto e nichel, dai fondali oceanici. «Nelle prossime settimane — ha aggiunto — presso l’International Seabed Authority si giocherà una partita chiave per i nostri mari: i governi, incluso quello italiano, dovranno ...
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