04 settembre 2024
Batte forte il cuore di quella parte di Trieste che non si volta indietro di fronte al dramma dei migranti che arrivano in città, fuggendo da morte e miseria, attraverso la rotta balcanica. La diocesi dall’inverno scorso ha aperto un dormitorio con 25 posti letto non distante dalla stazione ferroviaria, in un salone della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, retta dai padri clarettiani, come risposta concreta al bisogno di accoglienza cresciuto esponenzialmente dopo la chiusura, un paio di mesi fa, dell’ex silos, luogo dove, per anni, le persone dormivano all’addiaccio o in tende sgangherate, tra fango, sporcizia, in condizioni igienico-sanitarie indegne.
È stato il vescovo di Trieste Enrico Trevisi a volere che la Chiesa triestina si attivasse con un segno concreto di aiuto lanciando un appello alla città a ...
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