L’arte della cucina
un'esplorazione di sè

Yuzuki Asako, «Butter», Harper Collins 2024

Può un’intervista a una truffatrice seriale, accusata di avere ucciso uomini ai quali si accompagnava dopo aver cucinato per loro e richiusa nel carcere di Tokio, cambiare la vita alla giornalista che è riuscita ad avere un colloquio con uno stratagemma? Accade a Rika, giornalista in una rivista maschile, unica donna nel suo posto di lavoro, spesso trattata come una segretaria, quando non peggio. Lavora giorno e notte e tutto ciò che riesce a cucinare quando torna tardi a casa è un ramen preconfezionato. Durante i loro incontri, che si avvicinano più a una masterclass di cucina che a un’indagine giornalistica, sembra che sia proprio la reporter a cambiare. A ogni pasto che prepara e consuma, qualcosa si risveglia nel suo corpo e scopre nel cibo un piacere liberatorio. Butter, burro, l’ingrediente più amato dalla detenuta, è metafora che permette all’autrice un’esplorazione vivida e inquietante sulla misoginia, l’ossessione e il piacere trasgressivo del cibo in un Giappone in cui le donne devono sempre compiacere gli uomini e mai se stesse. Il libro, ispirato al caso di cronaca della truffatrice e serial killer “The Konkatsu Killer”, è stato candidato al Premio Naoki, il più importante del Giappone.

#sistersproject