DONNE CHIESA MONDO

La morte annunciata di Santa Scorese, 23 anni

Quando un uomo dice:
o mia o di nessuno

 Quando un uomo dice: o mia o di nessuno  DCM-010
31 ottobre 2024

Quattordici coltellate, mortali. Santa Scorese aveva solo 23 anni quando il 16 marzo 1991 a Palo del Colle, in provincia di Bari, fu uccisa da Giuseppe, un giovane con disturbi mentali da qualche anno ossessionato da lei.

Dal 1988 la perseguitava con minacce, intimidazioni, molestie; la pedinava. «O mia o di nessuno, e nemmeno di Dio» le scrisse in un biglietto. Santa cercò protezione, denunciando ripetutamente, ma all'epoca le leggi italiane non offrivano strumenti adeguati per contrastare fenomeni di questo tipo; il reato di stalking è stato inserito nel codice penale italiano (articolo 612 bis) solo nel 2009. La polizia e le autorità minimizzarono la gravità della situazione, ritenendo che si trattasse di un “disturbo passeggero” e che l'uomo non rappresentasse una reale minaccia, anche se era arrivato a un tentativo di stupro, al quale la ragazza a stento era riuscita a sottrarsi.

La famiglia, il padre di Santa era un poliziotto, la proteggeva, qualcuno cercava di accompagnarla sempre quando usciva. Nonostante le precauzioni, nella tarda serata di venerdì 15 marzo 1991 il suo persecutore attese sotto il portone che lei rincasasse da una riunione dell’Azione cattolica e la colpì ferocemente. Il padre di Santa era sul balcone, aspettando il rientro della figlia.

Una tragedia annunciata. Nessuno aveva fermato Giuseppe, considerandolo solo un malato ma non cattivo. Dopo la morte di Santa Giuseppe finirà rinchiuso in nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa (Caserta) dove resterà per 10 anni.

Santa, studentessa di Pedagogia, era una ragazza dolce, religiosa, e impegnata nel sociale, pronta a dare il proprio contributo per migliorare il mondo che la circondava. Era molto attiva nella sua comunità cattolica e sognava di diventare missionaria.

È in corso in processo di beatificazione, nomen omen; attualmente la Chiesa considera Serva di Dio, per l'eroicità dimostrata.

Sulla sua storia nel 2019 il regista Alessandro Piva ha realizzato il film documentario Santa subito che ha vinto il Premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma.