Il cardinale Gambetti per la festa di sant’Antonio abate, protettore degli animali

Per una società espressione della creazione

 Per una società espressione della creazione  QUO-013
17 gennaio 2025

di Fabrizio Peloni

«Una società che esprima la compiutezza della creazione. È ciò che ha desiderato e realizzato sant’Antonio Abate, scegliendo di rinunciare alle proprietà che aveva, di lavorare con le proprie mani per procurarsi il pane e di condividerlo con tutti». Così il cardinale arciprete Mauro Gambetti si è rivolto agli allevatori italiani, presiedendo questa mattina, venerdì 17 gennaio, la messa nella basilica Vaticana nella memoria liturgica del protettore degli animali, in cui in Italia ricorre anche la xviii Giornata dell’allevatore.

«Antonio ha seguito il Vangelo ed è la stessa via che indica anche il Giubileo della speranza», invitando «ad attraversare la Porta Santa che è Cristo», ha proseguito il porporato, collegando la figura dell’eremita egiziano con il “senso” dell’Anno Santo.

Tra i presenti alla messa, concelebrata da venti sacerdoti che svolgono servizio di assistenti ecclesiastici di Aia e Coldiretti, anche rappresentanze del governo italiano e autorità militari impegnate nei reparti a cavallo e nelle unità cinofile.

All’altare della Cattedra il cardinale francescano conventuale, presiedendo per la quarta volta consecutiva il rito che si rinnova annualmente nella festa del santo, ha introdotto l’omelia ricordando il connubio tra la liturgia e il rendere lode al Creato, anche grazie all’opera degli allevatori stessi. Poi, menzionando quell’«affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo» della prima Lettura odierna, ha chiarito: «Un riposo — quello del settimo giorno — ben diverso dal non fare niente, e voi, custodi del giardino terrestre e allevatori di bestiame che necessita di cure quotidiane, forse portate in cuore questa domanda più di chiunque altro» ha detto.

Concluso il rito, il porporato si è recato in piazza Pio xii, di fronte al Colonnato del Bernini, per visitare la “Stalla sotto il cielo” allestita da Aia, in collaborazione con la Coldiretti. Al suo arrivo è partita una sfilata di cavalli e cavalieri provenienti dalla rinnovata piazza Pia. Gambetti ha poi impartito la benedizione agli allevatori e ai loro famigliari, ai romani giunti con i propri animali al seguito e si è poi diretto nei box per accarezzare e benedire bovini, equini, ovini e caprini, conigli ed avicoli.